martedì 12 gennaio 2010

parliamo ancora del Natale

Lo so, Natale (anzi, "jule") è passato, ma ci sono ancora due o tre curiosità di cui vorrei parlare.




Innanzitutto, il "Ris á l'amande", tradizionale pudding di riso e mandorle che si mangia la sera del 24 (piccolo inciso: bisogna tenere presente che, da queste parti, il "pasto di festa" più importante è quello della vigilia, lo Julefrokost, seguito solo in seconda battuta dal pranzo del 25). La preparazione non è difficile: bisogna far bollire il riso nel latte e vaniglia, quindi aggiungere mandorle tritate e preparare a parte una salsa di ciliegie. Ciò che rende speciale questo piatto, e che lo trasforma in uno degli appuntamenti più attesi dai bambini (ma non solo.... ho visto persone anagraficamente adulte litigare per causa sua....) è la presenza di una mandorla intera, nascosta all'interno della ciotola. Il fortunato che la troverà.... riceverà un regalo, il "mandelgave" (letteralmente, regalo della mandorla). Nel passato si trattava perlopiù di un animaletto di marzapane, alimento che sembra non mancare mai sulle tavole danesi.


Lo dimostra il fatto che un'altra delle tradizioni irrinunciabili, da tre secoli a questa parte, è rappresentata dalla Kransekage (letteralmente, "torta ad anello"), presente a Natale ma anche in altre occasioni come battesimi o matrimoni. Questo dolce, costituito appunto da tanti "anelli" (concentrici, disposti a formare una cornucopia o artisticamente uniti come la fantasia moderna suggerisce) ha una crosticina dura, ornata con la glassa, ed un interno morbidissimo, di marzapane; parte integrante del dolce sono le bandierine, che non devono mancare e che, anzi, devono essere in gran numero! Un'altra curiosa presenza è quella dei "papiretti" arrotolati, contenenti frasi emblematiche, indicazioni per il nuovo anno, suggerimenti filosofici (ad esempio, io ho trovato che "è meglio un nemico manifesto di un amico falso") o inquietanti domande con le dovute risposte ("Udsender stierner radiobolger? Ja", ossia.... le stelle emettono radiazioni? Si.)

La terza curiosa abitudine è quella di cantare carole. Questo video (lo so, è buio e di qualità scarsa, ma.... ciò che conta, in questo caso, è l'audio) è stato girato durante la cena di Natale. Sessanta persone che, senza aver provato prima, e senza nessuno che si tirasse indietro o trovasse una scusa per non farlo, si sono messe a cantare, accompagnate da un pianoforte, una canzone tradizionale natalizia. Dopo cena, poi, si sono riuniti tutti intorno al grande albero di Natale ed hanno continuato a cantare, augurandosi l'un l'altro "Glædelig Jul!!" Mi chiedo: quando, da noi, si è persa quest'abitudine? E' un gran peccato, perchè è stato un momento davvero emozionante.

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