sabato 26 dicembre 2009

bassotto all'ultima moda


Non ci crederete.

Anche perchè purtroppo non ho potuto fare la foto, non avevo la macchinetta fotografica con me.

Immaginate la scena: ha nevicato tutto il giorno, e la neve si è andata ad aggiungere ai cumuli già presenti lungo i marciapiedi. Un uomo e una donna camminano tranquillamente (superfluo dire che è buio: qui è quasi sempre buio, anche quando dovrebbe essere giorno..... comunque, in questo caso sono circa le nove di sera) e, poco davanti a loro, in basso, c'è una lucetta rossa intermittente, esattamente uguale a quella che usano i ciclisti da queste parti.

Di che si tratta??? Del loro bassotto, al guinzaglio: il suo collare ha questa "simpatica" lucina rossa...... "all'ultima moda", dicono qui... "per non perderlo in mezzo alla neve", dico io!

mercoledì 16 dicembre 2009

che ne è del riscaldamento globale?

Sembra fatto apposta. Sul serio.

Quando, finalmente, sembra che tutti si siano convinti dell'esistenza dei cambiamenti climatici, del fatto che il pianeta si sta scaldando, della necessità di correre ai ripari per evitare, ad esempio, lo scioglimento dei ghiacci..... ecco che la temperatura cala drasticamente e arriva la neve.

Lo scorso anno da queste parti aveva nevicato solo pochi giorni, e solo verso febbraio.

Stavolta, ha iniziato all'alba (anzi, no... non è un'indicazione esatta, perchè in questo periodo albeggia verso le otto e mezza di mattina..... mentre già nevicava alle sette, oggi) e non sembra avere nessuna intenzione di smettere.

A dire il vero... mi sono trovata anche io a pensare che "qualche grado in più non farebbe male", guardando la colonnina di mercurio fissa sulle cifre negative.

A dispetto dell'espressione felice di quell'omino di neve.


martedì 15 dicembre 2009

ponte su ponte



Chi, in Italia, è favorevole alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina, spesso cita questo, di ponte: lo "StoreBæltbro", il ponte sul Grande Bælt.

La Danimarca, infatti, come la Gallia di Cesare, era divisa in tre parti: la penisola dello Jutland, l'isola della Fiona, centrale, e l'isola della Zealandia, quella sulla quale si trova la capitale. Alla fine dello scorso secolo (che impressione parlare del Novecento come del "secolo scorso"!!!) sono stati realizzati imponenti strutture che hanno unito il tutto.


Il più impressionante è, senza dubbio, quello che lega l'isola centrale a quella che ospita Copenhagen, realizzato nel 1998: i diciannove chilometri tra le città di Korsør e di Nyborg, passando per la piccola isola di Sprogø, ora si percorrono ad altezze variabili (anche sott'acqua, se si è in treno, perchè la ferrovia attraversa anche un tunnel), pagando un pedaggio di circa trenta euro per automobile.


Si legge in un sito tecnico che la campata principale di 1624 m lo rende il più lungo ponte sospeso "con impalcato ortotropo di tipo cassonato", e che i piloni sono stati collocati in modo da non fermare il flusso delle acque dello stretto.


Come ambientalista, rabbrividisco di fronte a quest'opera così impattante.
Un solo esempio: per realizzarla, hanno "ampliato" l'isoletta di Sprogø dai 38 ettari originali a "soli" 154... e dire che si tratta di un'area protetta...

Su quell'isola ci sono tracce che testimoniano la presenza dell'uomo già ottomila anni fa, e l'edificio più importante è la fortezza fatta costruire nel 12 secolo da Valdemar il Grande, anche se non si vede dal ponte (a proposito.... se volete avere una bella idea di quest'isola dall'alto, e del ponte nel suo complesso, vi consiglio questo sito: http://wikimapia.org/#lat=55.3353936&lon=10.9684753&z=12&l=0&m=s&v=9 )


Come "utente" del ponte..... devo confessare che mi si spalanca la bocca per la meraviglia, è un'opera davvero imponente ed impressionante...


Certo, qui non si può non pensare a quello che hanno in mente di costruire in Italia. Dovrebbe essere simile... ma con un piccolo "optional" in più: il movimento. Qui non sanno cosa sia un terremoto, perchè questa è una delle zone geologicamente più stabili del globo, mentre in Italia siamo anche in grado di offrire una "scossa" in più.... vi pare poco?


domenica 13 dicembre 2009

Julemand race



Un altro modo per divertirsi in attesa del Natale: la maratona. Cinque km intorno alla via centrale della città.... ma solo, rigorosamente, in costume da Babbo Natale!!!
Gli organizzatori, previdenti, avevano sistemato dei cannoni per sparare neve finta sui corridori... ma il tempo ha voluto partecipare: pochissimi minuti prima del via è caduta la prima neve vera!!!! Non abbastanza per attecchire, ma è stata comunque una bella emozione, salutata da tutti i maratoneti con un classico "oh, oh, oh!!!!!"

venerdì 11 dicembre 2009

e mo'?



Ebbene si, da queste parti si trova anche questo....
Un incrocio così metterebbe in crisi anche il guidatore più esperto ed il navigatore più aggiornato.....
Ditemi: non sembra anche a voi che dica "và 'ndò te pare... basta che te ne vai?"

un pranzo luculliano




Immaginate di essere già di buonumore, perchè siete andati a visitare una cittadina molto carina come Assens e perchè il sole sta facendo timidamente capolino dalle nuvole - evento decisamente raro, da queste parti, perlomeno in questo periodo.


Attraversate un portone antico, e vi trovate in un cortile interno di un palazzo, al centro del quale si trova un noce molto, molto antico, mentre le vecchie scuderie sono ora vetrine colorate, addobbate a festa ed abbellite da grandi fioriere di lavanda.


Quella che, quando questa costruzione era del facoltoso mercante che l'aveva fatta costruire, doveva essere un'osteria, ora è un localino "hyg-lige", piccolo ma grazioso.


Immaginate di entrare, già pronti ad uno spuntino "alla cieca", preparati ad accettare di tutto. E immaginate, invece, che un sorridente proprietario vi porti due piatti (tra l'altro decisamente grandi!!!!) che sono già una gioia per la vista... e che mantengono le promesse nel gusto.


L'escursione si trasforma in una vera gita, ed il pranzo diventa una dolce esperienza, una coccola per il palato e per l'animo, che si riscalda non solamente perchè il tavolo è accanto al termosifone, ma perchè i dettagli sono curati, il sorriso con cui vengono serviti è amichevole e gentile, l'atmosfera è accogliente.


State pensando che questo assomiglia più ad uno spot che ad un post? Forse avete ragione. Lo consiglierei davvero, anzi.... vi confesso che sto programmando di tornarci, perchè mi sono accorta troppo tardi che c'era una ricchissima selezione di tè... che voglio provare!

Assens, la città salvata dal fuoco






Fate un salto indietro nel tempo, di tre o quattrocento anni. Immaginate la Danimarca come una nazione molto attiva, dal punto di vista dei commerci, con lo svantaggio di essere composta da tante isole. Naturalmente, gli "stretti" erano luoghi frequentatissimi: qui i mercanti si riunivano (e costruivano i propri palazzi), e qui i viaggiatori attendevano l'arrivo del traghetto.


Perfino il re, quando doveva spostarsi verso lo Jutland, si fermava qui, e passeggiava lungo la "via occidentale", come si chiama la via principale, quella sulla quale sorgevano - e sorgono ancora - le dimore più grandi, dei ricchi mercanti.



Era facile costruire un villaggio: legno per le mura e paglia per i tetti, e le case venivano su.

Poi, però, c'erano gli incendi, frequenti e terribili, che devastavano e distruggevano.

Assens, città dell'isola di Fiona, per un capriccio del destino benigno, è sempre stata risparmiata. E dire che di fronte al porto c'era anche il forno pubblico, quello del quale si dovevano servire i marinai all'ancora nel porto (ovviamente era vietatissimo accendere fuochi a bordo, anche per cuocere!)


Naturalmente, ora le scuderie sono state trasformate in negozi, le osterie in piccoli, deliziosi localini, le enormi dimore in piccoli appartamenti privati ed i granai si riconoscono solo dalle tracce esterne, dalle carrucole e dagli accorgimenti per tenere le corde distanti dalle finestre ma, allo stesso tempo, pronte a depositare quanto trasportavano.



La vita è comunque andata avanti, in questa che a me sembra una cittadina ma che, paragonata agli altri insediamenti nazionali, è una vera città, con quasi undicimila abitanti, e accanto alle abitazioni di quattrocento anni fa sono sorte nuove forme d'arte, come questa fontana con il bambino ed il geco, e questa creazione che ricorda tanto la situazione economica italiana.... sarà per questo che in Danimarca, pur accettando l'appartenenza alla Comunità Europea, non ci pensano neanche a passare all'euro come moneta nazionale, ma restano saldamente attaccati alle proprie "corone"?








giovedì 10 dicembre 2009

Andersen avrebbe approvato?




Ma secondo voi, una persona che, pensando a cose da raccontare ai bambini, tira fuori quanto di più triste possa esistere, storie di soldatini di stagno che via via si smembrano, finendo nei canaletti di scolo delle strade, languendo per amori impossibili, di brutti anatroccoli che attraversano un'infanzia traumatica della quale, certamente, porteranno i segni anche da grandi, di sirenette disadattate e via narrando..... una persona così avrebbe apprezzato che si svolgesse un festoso mercato di Natale proprio a due passi da casa sua?
Secondo me, no.
L'atmosfera allegra gli avrebbe rovinato l'ispirazione.
Per buona pace di Andersen, invece, domenica passata il mercato c'è stato, ad Odense, è stato bellissimo.
Tutt'intorno alla città vecchia c'erano venditori "normali", di frutta, verdura, decorazioni natalizie, fiori e carabattole varie; dentro il palazzo principale, invece, c'era l' "historisk julemarked".
Cosa vendevano? A dirla tutta, non saprei. Si, d'accordo, ho visto le renne fatte con la paglia intrecciata, le mandorle tostate, le campanelline di vetro per adornare l'albero, ma..... non era proprio quella l'attrazione.
Lo spettacolo che faceva davvero restare a bocca aperta dalla meraviglia erano le persone.
Non solo quelli che rievocavano il passato, come i due giovani araldi del filmato o gli splendidi musicisti che avevano trovato riparo dentro il palazzo, per riprendersi un pochino dal freddo pungente, ma anche tutti i visitatori.
L'impressione che ho avuto è che questa fosse una "festa privata": una rievocazione ed un mercato certamente turistici, però non creati per gli stranieri, ma per i danesi stessi. Una festa aperta a tutti, accogliente, ma vera, genuina, non una rappresentazione ad uso e consumo di qualche "foto-dipendente" come me.


mercoledì 9 dicembre 2009

Jingle Xmas




Essere svegliati una domenica mattina da un'orchestrina di babbi natale che suonano musiche tradizionali natalizie... rivisitate in veste jazz: anche questa è la vita "hygge" danese.
I quattro "julemanden" (letteralmente... "uomo di natale", niente legami di parentela, please) si divertivano molto a suonare (anche piuttosto bene... giudicate voi stessi!), e tutte le persone in giro per shopping, non solo i bambini, apprezzavano davvero.
La cosa più bella? Che, contrariamente a quanto siamo in genere abituati a vedere, i quattro musicanti di Middelfart non chiedevano soldi, ne' pubblicizzavano qualcosa: ci ha già pensato il comune a retribuirli, perchè per creare l'atmosfera di Natale non bastano gli addobbi (tra l'altro decisamente sobri e di buon gusto) ma servono persone. Così si fa.

martedì 8 dicembre 2009

co' 'sta pioggia e co' 'sto vento...




... non si può certo pretendere di affacciarsi a 'sto convento!!!!

Però, non si può neanche resistere alla tentazione di dare, di tanto in tanto, una sbirciatina a ciò che accade giù in strada, tenuto anche conto che qui, le case, specialmente le più antiche, sono alte al massimo un piano più abbaino.

Gli ingegnosi danesi del passato hanno studiato un sistema davvero brillante (è proprio il caso di dirlo!) di specchi, da attaccare alla finestra, per guardare fuori senza dover necessariamente aprire il vetro.

Questi, ad esempio, sono ad Odense, nella zona vecchia, quella dove viveva quel mattacchione di Andersen.

Evidentemente, la creatività qui è di casa: guardate cosa ha usato uno "sbirciatore" più moderno al posto dei classici specchi!