domenica 7 marzo 2010

digressione

Lo so che è cattiva educazione parlare di alcune cose. So che non si dovrebbero "lavare i panni sporchi" in altre parti che non siano il proprio Arno, e so che non si dovrebbe parlare di politica.
Però, permettetemi una parentesi.
Sono arrabbiata. Con il mio paese. Voglio raccontarvi questo episodio, per spiegare quale "goccia" ha dato il via alle riflessioni che hanno riempito il proverbiale vaso.
Stamattina ero alla cassa del supermercato: la persona che era prima di me ha pagato la propria spesa, poi però ha lasciato le tre o quattro cose che aveva comprato senza metterle nella busta e si è girato a parlare con un altro commesso. Ovviamente, non ho capito quale fosse il problema, ma non è quello l'importante: la cassiera ha battuto i prezzi delle cose che avevo preso io, facendole scorrere (e quindi ammucchiare insieme a quelle del cliente precedente), ha preso i soldi, mi ha dato il resto.
Mentre mettevo la mia spesa nella busta, mi sono preoccupata di tenere separati i miei oggetti da quelli del cliente precedente, convinta che sarebbe presto arrivato a toglierli. Invece no: nessuno si è preoccupato del fatto che io potessi appropriarmi di qualcosa non mio.
Ero io ad essere così abituata al sospetto, all'attenzione, alla possibilità di furto, da stare in tensione. Tutti gli altri erano perfettamente rilassati.
Primo motivo, dunque, per cui sono arrabbiata: mi piacerebbe che anche nel mio paese non ci fosse bisogno di "stare in ansia". E, attenzione, non mi sto riferendo a nessun gruppo di persone in particolare, il mio non vuole essere un discorso razzista, classista o altro. Anche perchè sono fermamente convinta che in ogni gruppo, in ogni classe, in ogni provenienza ci sia il buono e il cattivo.
Altro punto: sto studiando la situazione legislativa danese riguardante il verde e le aree protette.
Non posso fare a meno di chiedermi, ad ogni parola che leggo: "sarà vero? O sarà demagogia? Quali modi avranno trovato per aggirare quanto detto?".
Purtroppo, sono troppo abituata a pormi queste domande nel mio paese, e non riesco neanche a considerare l'ipotesi che qui possano essere sinceri.
E questo, tutto questo, mi fa arrabbiare.

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