martedì 24 maggio 2011

scene da Copenhagen


Un "taxi ecologico"? Nella capitale danese c'è. Nel paese delle biciclette, che sono l'unico vero mezzo che si possa spostare nel centro cittadino, e anche poco fuori (ve lo dico per esperienza.... malgrado io sia abituata al traffico romano, non c'è verso di girare in auto per Copenhagen!!), ecco spuntare qualche intraprendente ciclista pronto ad accompagnare i turisti.





Non oso sapere a suon di quante corone. Forse quelle d'oro.


Altre due immagini tipicamente danesi, anche se non peculiari della capitale, sono il camioncino dei salsicciotti (che qui vengono chiamati "polser", anzichè wurstel, forse per via di quella latente ostilità verso i vicini di casa germanici, e quindi il furgoncino si chiama "polservogn") e il camion della Falk.


Il primo si trova praticamente in ogni piazza importante, in ogni punto strategico, e poco importa se si tratta di una città, di una cittadina o semplicemente di un paesello: il pulser c'è.


I mezzi rossi con l'aquila, simbolo della Falk, invece, sono multi-tasking. Hai bisogno di assistenza meccanica? C'è la Falk. Ti senti niente bene? Chiama la Falk. Hai problemi in casa? Puoi provare a vedere se la Falk ti dà una mano.

Solo nelle grandi città, invece, ci sono gli artisti da strada, come questo inquietante e simpatico uomo invisibile. Che riscuoteva molto più successo delle ormai troppo viste mummie dorate e del sempreverde Charlot.




sabato 14 maggio 2011

una rondine proverbiale




"Una rondine non fa primavera", si dice dalle nostre parti.

"Una rondine non fa estate", si dice qui.

In effetti, queste bestioline non potrebbero neanche pensare di arrivare qui a marzo, ancora con la neve, o ad aprile, quando tutti gli alberi sono ancora spogli e confusi dal risveglio.

Le rondini, a queste latitudini, arrivano ora, con le temperature appena appena tiepide e le giornate meno avverse.

Aguzzate la vista: nella foto c'è la coppia che è appena arrivata, oggi, e che ha provato a dare una sbirciata nella mia stanza per vedere se c'era modo di farci il nido.

Si devono sbrigare. Le vedo affannarsi, volare di qua e di là... a dispetto della pioggia che, finalmente, oggi è arrivata. In modo discreto, devo dire: non ha tolto il sole.

storie di casa mia



Questa non è una storia danese. E' una storia che, solo per un caso, sta accadendo in Danimarca. Ma vale la pena di raccontarla.


C'era una volta un seme di melone, caduto per caso in un posto ricco di acqua e povero di intrusioni: un angolo dello scolapiatti.

Il semino, sentendo arrivare gli elementi di cui aveva bisogno per nascere, ossia l'acqua ed il calore, è nato. Ovviamente, non era estremamente forte, tutt'altro, e non ce la faceva a liberarsi dell'involucro ceroso.


C'era - la stessa volta - una mano pietosa la quale, essendosi accorta di questo piccolo miracolo verde, l'ha preso e l'ha messo nella terra.


Ora questo semino sta facendo di tutto per crescere. Ha perfino messo una foglia in più. Ma di liberarsi del guscio... ancora non se ne parla.

Non vi fa tenerezza?

venerdì 13 maggio 2011

il cielo di Danimarca




Mi fa impazzire. Il cielo, in Danimarca, è uno spettacolo da guardare a bocca aperta.

Cambia con una velocità incredibile, mai visto le nuvole correre così velocemente e giocare a creare nuove forme.

Facile: senza montagne, il cielo diventa una tavolozza sulla quale ci si può sbizzarrire.

"I danesi parlano sempre del tempo", commentano i danesi stessi. Ma poi aggiungono: "è vero, perchè non sai mai come sarà".

Da qualche giorno, poi, la domanda è ancora più specifica: "ma da te ha piovuto?". E' quasi un mese che non piove. Non era mai successo, e i giardini ne risentono tanto.

Noi, un po' di meno.

giovedì 12 maggio 2011

chi va alle frontiere?



La Danimarca sta decidendo di sospendere il trattato di Schengen. Vedremo nelle prossime tre settimane cosa succederà, come riuscirà a riorganizzare le frontiere e quali conseguenze ci saranno. Per la circolazione dei beni, delle merci, delle persone e, tanto per non essere egoista, la mia.

"Troppa criminalità", dice il partito di estrema destra.

Troppa paura, credo, ed uno stile di vita ovattato che qualcuno vuole preservare a tutti i costi, evitando il più possibile di "mischiarsi" con altre culture.

Un po' come la regina rossa del Paese delle Meraviglie, che vorrebbe far tagliare la testa a tutto ciò che non sia più che perfetto... ossia che non vada come dice lei.

Sarà una buona idea, spostare forze dell'ordine alle frontiere, anzichè usarle nelle città? Oppure sarà necessario richiamare in servizio anche l'omino del semaforo?

martedì 10 maggio 2011

Baywatch? No, Strib!

Spiagge libere, spiagge edificate o edificabili, accesso al mare.... L'arenile, dalle nostre parti, fa discutere. Sempre e comunque. Ma una cosa è certa: anche per le spiagge, la Danimarca batte l'Italia uno a zero.




Perchè? Chiudete gli occhi, e mettete un dito a caso su una mappa delle coste danesi. Qualunque spiaggia voi scegliate, potete stare certi che ci sarà una toilette a disposizione e un pronto soccorso.




No, non c'è nessun caffè da comprare per poter usufruire del bagno del bar: la toilette è aperta, accessibile per i disabili e pulita.





Guardate il cartello fuori dal bagno: sapete esattamente quando è stata pulita l'ultima volta. E vi assicuro che c'è carta e sapone.




Io mi stavo già meravigliando di questo.... quando ho visto la valigetta del pronto soccorso.




Disponibile, pronta all'uso. Vabbè, incollata alla mensola, ma un goccio di attack non ha mai fermato i malintenzionati delle nostre parti. O semplicemente i vandali. O anche qualche ubriaco burlone.




Qui gli ubriachi non mancano, e questa spiaggia porta ancora le tracce dell'ultimo falò, ma l'alcool, evidentemente, non intacca il senso civico. Certe cose non si fanno e basta.




Che bello.





domenica 8 maggio 2011

caro cliente....



"Caro cliente, hai bisogno di una pausa? Sentiti libero di sederti su questa sedia, e riposarti un po' prima di proseguire coi tuoi acquisti".


Questo, più o meno, il senso del cartello che c'è sulla sedia che sta a metà del supermercato. Attenzione, non un centro commerciale: solo un supermercato.


Un posto dove, è evidente, più tempo resti e più cose ti viene voglia di comprare.


Civiltà? No, semplice marketing....

sabato 7 maggio 2011

per andare piano




"Più di cento km l'ora, te ne rendi conto? La strada deserta, la velocità a tavoletta... è davvero un'esperienza extracorporea!"


"Avevi ragione.... è davvero un'esperienza extracorporea! Già che ci siamo: è il tuo rene o il mio?"

I danesi hanno davvero capito il concetto di "humor inglese", a quanto pare. Nero, cinico, secco.
Chissà se qui basta per andare piano.


E' strano vedere le campagne per limitare la velocità sulle strade, da queste parti. Verrebbe spontaneo pensare che non ce ne sia bisogno: qui tutti vanno piano, rispettano le regole ed i limiti di velocità, un po' perchè le regole vanno rispettate, non si discute, ed un po' perchè hanno paura (tanta, paura) delle multe, che qui sono davvero salatissime. Un esempio? Chi viene beccato a superare il limite di circa 20 km/h paga circa 300 euro.


E invece qui investono soldi ed energie per dirti "per favore, non schiantarti lungo la strada, e già che ci sei evita di mettere sotto i bambini".

Come questo cartello che si può vedere lungo una strada "a buona percorrenza" (ossia una strada extraurbana che collega due cittadine): due bambine che dicono "Questa è la nostra casa. E la tua velocità?".

Bambine impiccione.




chi non muore....

.... torna a scrivere il blog.

Dopo quasi un anno di assenza, eccomi di nuovo a raccogliere e commentare quanto di strano c'è in Danimarca.

Strano, ovviamente, nel senso di "inusuale", di insolito. Tutto quanto non troveremmo, o non funzionerebbe mai, in Italia.

E, vi assicuro, di cose strane ce ne sono ad ogni angolo. Piccoli segnali di civiltà dai quali dovremmo imparare.