martedì 15 dicembre 2009

ponte su ponte



Chi, in Italia, è favorevole alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina, spesso cita questo, di ponte: lo "StoreBæltbro", il ponte sul Grande Bælt.

La Danimarca, infatti, come la Gallia di Cesare, era divisa in tre parti: la penisola dello Jutland, l'isola della Fiona, centrale, e l'isola della Zealandia, quella sulla quale si trova la capitale. Alla fine dello scorso secolo (che impressione parlare del Novecento come del "secolo scorso"!!!) sono stati realizzati imponenti strutture che hanno unito il tutto.


Il più impressionante è, senza dubbio, quello che lega l'isola centrale a quella che ospita Copenhagen, realizzato nel 1998: i diciannove chilometri tra le città di Korsør e di Nyborg, passando per la piccola isola di Sprogø, ora si percorrono ad altezze variabili (anche sott'acqua, se si è in treno, perchè la ferrovia attraversa anche un tunnel), pagando un pedaggio di circa trenta euro per automobile.


Si legge in un sito tecnico che la campata principale di 1624 m lo rende il più lungo ponte sospeso "con impalcato ortotropo di tipo cassonato", e che i piloni sono stati collocati in modo da non fermare il flusso delle acque dello stretto.


Come ambientalista, rabbrividisco di fronte a quest'opera così impattante.
Un solo esempio: per realizzarla, hanno "ampliato" l'isoletta di Sprogø dai 38 ettari originali a "soli" 154... e dire che si tratta di un'area protetta...

Su quell'isola ci sono tracce che testimoniano la presenza dell'uomo già ottomila anni fa, e l'edificio più importante è la fortezza fatta costruire nel 12 secolo da Valdemar il Grande, anche se non si vede dal ponte (a proposito.... se volete avere una bella idea di quest'isola dall'alto, e del ponte nel suo complesso, vi consiglio questo sito: http://wikimapia.org/#lat=55.3353936&lon=10.9684753&z=12&l=0&m=s&v=9 )


Come "utente" del ponte..... devo confessare che mi si spalanca la bocca per la meraviglia, è un'opera davvero imponente ed impressionante...


Certo, qui non si può non pensare a quello che hanno in mente di costruire in Italia. Dovrebbe essere simile... ma con un piccolo "optional" in più: il movimento. Qui non sanno cosa sia un terremoto, perchè questa è una delle zone geologicamente più stabili del globo, mentre in Italia siamo anche in grado di offrire una "scossa" in più.... vi pare poco?


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