sabato 14 novembre 2009

VotAntonio



Il diciassette ci saranno le elezioni comunali, qui a Middelfart e anche nel comune di fronte, a Fredericia.

Di martedi, non durante il finesettimana. Perchè, probabilmente, non c'è bisogno di "invogliare i cittadini" a rimandare la gita al mare per andare a votare. E' un diritto, ma anche un dovere. E qui i doveri li sentono proprio tanto.


La via principale di Middelfart è costellata di manifesti: uno per lampione. Innanzitutto, colpisce la "sobrietà" di questa campagna elettorale - almeno, sobrietà visiva, perchè non sono ancora in grado di ascoltare una "tribuna elettorale", ammesso che ci sia, e di comprendere se si insultano di santa ragione. Così a occhio, comunque, direi di no. Sta male, non si fa.


Da noi, ogni schieramento si serve di slogan altisonanti, scritti sotto al viso del candidato oppure, addirittura, a pieno manifesto, specialmente quando si tratta di sottolineare presunti errori degli altri colori. Qui, c'è solo il viso, lo schieramento e.... udite, udite..... l'indirizzo di posta elettronica del candidato!!!!! Anche in questo caso, non posso garantire che risponda a qualunque mail riceva, non ho provato a scrivere, ma..... mi sembra alquanto probabile che una cortese risposta sarebbe arrivata anche a me.


Che dire, poi, delle schede elettorali? Al diavolo tutto il dibattito sul diritto al voto per gli immigrati, dopo quanti anni e dopo un numero imprecisato di salti mortali: se esisti per il comune, ossia se lavori qui ed hai il tuo "code number" (una tesserina universale che ti dà, tra l'altro, diritto alle cure mediche, anche se a pagamento, e all'ingresso in biblioteca), puoi votare. Anche se non la richiedi, ti viene recapitata a casa la scheda elettorale. Se non è civiltà questa...

Un'ultima cosa: qui a fianco potete vedere il massimo di confusione creata dai manifesti elettorali. Ben TRE manifesti, uno sull'altro, attaccati ordinatamente ad un palo. Proprio lì accanto c'è un muretto di cinta di un palazzo: è perfettamente pulito, non ha ricevuto le offese degli spray o della colla da carta. Da noi, invece, ad ogni elezione si vedono manifesti bollati come "pubblicità abusiva" attaccati un po' dovunque (ovviamente, i vari colori si sovrappongono, ognuno per cancellare l'altro, fino a creare uno strato di cartapesta talmente spesso che si potrebbe trasformare in una bella mensolina), per non parlare poi dei gentili richiami agli alberi genealogici dei candidati o alle professioni delle loro genitrici, scritti con sfoggio di fantasia da parte delle diverse fazioni.

Nessun commento:

Posta un commento