martedì 20 luglio 2010

chi non muore....



..... torna a scrivere il proprio blog. Quattro mesi di silenzio, ma non di ferma: qui il mondo è cambiato in fretta!


La neve si è sciolta (e sembrava non dovesse mai andarsene...), la natura si è svegliata rapidamente (i faggi hanno messo le foglie in quarantott'ore! In due giorni il bosco è cambiato radicalmente, dando un nuovo senso alla frase "è esplosa la primavera"), è addirittura arrivato il caldo.


Questi sono i giorni delle vacanze, per i danesi, sono tutti fuori a prendere tutto il sole possibile, a fare bagni in un mare che resta freddissimo, a viaggiare per la propria nazione e anche fuori, specialmente chi ha deciso di imparare l'italiano.


Tra venti giorni riapriranno le scuole.


Ve lo dico in un altro modo, per permettervi di metabolizzarlo (se ci riuscite, beati voi, io ancora non l'ho fatto...): le lezioni ricominceranno il dieci agosto.


Che effetto vi fa? A me dà una gran tristezza.... soprattutto pensare che, se qui è tutto anticipato di un mese, rispetto all'Italia, un motivo c'è... soprattutto climatico.


Fra venti giorni o poco più (speriamo non poco meno!) si tireranno fuori di nuovo calzini e scarpe chiuse, maglioncini, golfini e pantaloni lunghi.... che tristezza.


Per il momento, però, c'è di che consolarsi: un giro per la campagna può regalare primizie e ghiottonerie, come questi piselli freschi e queste ciliegie buonissime.

Mentre aprivo i baccelli, ho provato una grande gioia, una sensazione di ritorno alla terra, di ritrovato contatto con la natura e le cose vere. Lo so, sembro uno spot delle verdure in scatola, ma è così. Mi sono resa conto che era da tantissimo che non entravo in contatto con un cibo così naturale.
Averlo comprato da un contadino, poi, ha decisamente aumentato questa sensazione. Andiamo: da quanto tempo è che qualcuno non cerca di convincervi a comprare i propri prodotti.... facendoveli assaggiare?
E' stato bellissimo: "tieni, prendi, assaggia: sono buoni!". Questo è stato lo slogan migliore, il più vero, il più convincente.
Tra l'altro, non avevo mai mangiato piselli crudi così buoni, e quello delle ciliegie era un sapore che andavo rincorrendo da un sacco di tempo, un sapore catartico come le madeleinettes proustiane.
Decisamente scalda il cuore, sapere che in qualche parte del mondo esiste ancora un luogo dove non si è perso del tutto il lume della ragione, dove non si è completamente impazziti dietro a cemento, fretta, plastica anche nei cibi.

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