martedì 12 gennaio 2010

godt nytår!!



Quest'anno, per capodanno ho voluto fare una cosa davvero trasgressiva, regalarmi una di quelle esperienze che non si dimenticano più per tutto il resto della vita. No, niente discoteca, anche se la "neve" c'era: sono salita sul punto più alto della Danimarca!

Un'esperienza estrema, dato che sono dovuta arrampicarmi fino a..... 170 metri sul livello del mare, più i 13 metri della torre di Ejer Bavnehøj, dalla cui terrazza sul tetto ho potuto osservare ben mezz'ora di fuochi d'artificio ininterrotti.

La torre è stata costruita nel 1924, per celebrare la riunificazione della parte sud dello Jylland con il resto della nazione, al termine della prima guerra mondiale; da lì si vede una buona porzione del territorio di Skandenborg (ma non fatevi venire in mente cittadine e paeselli..... pensate, piuttosto, a fattorie e gruppetti di case, tutti coperti da una distesa di neve candida ed uniforme).

Ho preso una foto da wikipedia per mostrare la torre..... ma la situazione in realtà era ben diversa, neve, buio ed un vento gelido che portava la temperatura sei o sette gradi sotto lo zero.
Non so per quale motivo i danesi siano così appassionati di giochi pirotecnici.
Già da un paio di settimane prima del fatidico giorno, i giornalini di offerte che i grandi magazzini recapitano direttamente a casa dedicavano pagine e pagine a "straordinarie promozioni" di confezioni enormi di fuochi d'artificio, razzi e tric-trac di ogni genere; il trentuno, poi, c'era addirittura la fila, davanti al botteghino (costruito per l'occasione) di "spaccio".
Tutto per trenta e più minuti di esplosioni, fischi, girandole, cascate di luci... spettacolo al quale ho assistito con tremebonda gioia (tremebonda...... dato il freddo!!!)

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