giovedì 21 gennaio 2010

al confine tedesco


I leoni della vecchia farmacia di Tønder sono a dir poco perplessi, costretti come sono a restarsene immobili sotto la neve in una gelida giornata di gennaio. E dire che di inverni ne hanno visti davvero tanti, anche quando questo posto era ancora tedesco, tra il sedicesimo secolo ed il 1920, quando un plebiscito ha decretato (al 76%) che la città rimanesse tedesca, anzichè diventare danese... e fino alla riunione definitiva dei territori dello Jylland, prima della seconda guerra mondiale.

Chissà cosa avrebbero scelto loro. Chissà se sono contenti di trovarsi, ora, in una cittadina molto graziosa ma un pochino addormentata (che fosse colpa dell'inverno? Non lo escludo... non so come possa essere qui d'estate, me lo sono chiesto.... ed i tanti "vendesi" sulle vetrine dei negozi mi hanno suggerito un paio di ipotesi), o se avrebbero preferito rimanere in una città dalla quale sono partite talmente tante persone da creare addirittura un cognome, "van Tonder" (letteralmente... proveniente da Tønder), molto molto diffuso tra gli olandesi e in lingua Afrikaans.

Ad essersene andati, anzi, ad essere stati cacciati, da qui sono stati anche i frati francescani, tra il 1527 ed il 1532: si trovano le cronache su wikipedia, all'indirizzo http://en.wikipedia.org/wiki/Chronicle_of_the_Expulsion_of_the_Grayfriars#Chapter_3_Concerning_the_Friary_in_T.C3.B8nder

Di sicuro da queste parti ne sono successe di cotte e di crude: basti pensare che nella piazza principale c'è un monumento sotto al quale avvenivano le esecuzioni capitali!


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