venerdì 30 luglio 2010
mito italia
piccolo ma grintoso
Qui, sul lillebaelt, la situazione è diversa. Si, di tanto in tanto arrivano un po' di onde, ma mai cavalloni spumosi in grado di distruggere imbarcazioni. Per cui, non è necessario proteggere un bel niente.
Ecco, quindi, che ad un occhio "italiano" l'attracco di Middelfart sembra quasi inesistente.... ad eccezione di momenti come lunedi scorso, quando una serie di imbarcazioni d'epoca vi si sono ormeggiate.
Vi ricordate la storia degli abitanti di quel paese, sperduto e isolato, che si riunivano tutti ad una certa ora per veder passare il treno, perchè era un evento? Qui, in un certo senso, è accaduto lo stesso.
Erano tutti in fibrillazione, tutto il paese si è riversato al porto (attratto, forse, anche dall'odore dei pulser e dallo scrosciare della birra, c'è da dirlo) per guardare questi scafi, comunque bellissimi e suggestivi.
Bisogna dare atto al comune di Middelfart: riesce a creare un calendario di eventi di gran successo, diversi tra loro (anche se... secondo me.. l'omino che a dicembre era travestito da Babbo Natale è lo stesso che, l'altro giorno, suonava alla fiera estiva!). In questo caso, la banchina era piena di stand, soprattutto alimentari (birra, carne alla brace e noccioline zuccherate e tostate.... e si possono far felici in molti, parola...) ma non solo.
Le navi si sono fermate un solo pomeriggio; la mattina dopo sono ripartite tutte, per proseguire il giro della Danimarca (a bordo, ci sono ragazzi e ragazze che hanno pagato per una crociera di quindici giorni...). Vederle scomparire all'orizzonte, tutte insieme, è stato davvero suggestivo: sembrava quasi di assistere alla partenza delle navi per le crociate, o per qualche altra epica quanto drammatica spedizione....
conserva la scuola!
domenica 25 luglio 2010
questa strada mia fu!
campi coltivati
sabato 24 luglio 2010
segni d'estate
Sono tornate le meduse in mare, tanto per cominciare. Devo dire che le compatisco un po', non solo perchè molte di loro vengono qui a morire, ma anche perchè mi viene da fare il confronto con quelle che fluttuano nel Tirreno, mare decisamente più caldo di questo, anche quando è freddo....
I fiori sono pieni di insetti, che si danno un gran daffare per trovare polline e altre cosine buone da mangiare. Guardando quest'ape, ad esempio, non posso fare a meno di confrontare anche il suo comportamento con quelle italiane, e decisamente cado nella trappola dell'antropizzazione. Non posso fare a meno di pensare, infatti, che la sua scrupolosità nel raccogliere il polline (tanta che mi ha permesso di farle più di una foto, a me che in genere sono pronta a scattare quando l'esplorazione è bella e finita) sia tipicamente "nordica", e sorrido immaginando le api italiane, specialmente quelle del sud, che se la prendono comoda, vanno piano perchè "il sole batte troppo forte, ed è troppo caldo per lavorare velocemente"!
Un altro segno d'estate? Senza dubbio, la grande abbondanza che si trova sui carretti e le bancarelle delle fattorie lungo la strada. Ora, ad esempio, ci sono piselli, patate, cetrioli e, per mia grande gioia, le ciliegie "morelle", grandi, scure, buonissime!!! Ehm.... quando sono davanti ad un cestino di quelle... mi sento tanto come l'ape di prima, non smetto finchè non sono tutte finite!
giovedì 22 luglio 2010
ma che bel castello

mercoledì 21 luglio 2010
mangiare, che problema!


martedì 20 luglio 2010
le notti (quasi) bianche




mercato medievale

Aarhus (cittadina a metà della penisola dello Jylland), quindici di luglio: come ogni anno, si è aperto il mercato medievale.
Gente in costume, rappresentazioni, prodotti artigianali.... una vera pacchia per gli occhi. Un po' meno per le tasche, se non ci si sa contenere... ed io non lo seppi, parafrasando Totò.
Meno male che il mio spirito profondamente animalista mi ha


Lo stesso dico per le armi e le armature: le ho guardate con interesse e col sorriso, ma non mi è venuto in mente neanche per un istante di portarmene a casa una.
Piuttosto, sono rimasta affascinata a guardare l'uomo che le produce, e che stava seduto di fronte al suo stand, pardon, alla sua tenda, ad affilare le lame. Altro che mestiere d'altri tempi....
Altrettanto affascinata, anzi, devo dire proprio con un sorrisetto ebete da bambina in gita, ho
assistito ai combattimenti tra cavalieri templari. Ovvio, a pensarci su un momento, non era altro che un "wrestling" ante-litteram,
gli scudi erano di cartone e resina, per fare il massimo rumore possibile (impressionante, devo dire...), e gli scontri erano coreografie ben studiate, provate e riprovate (anche se la stanchezza sui volti dei cavalieri, alla fine, secondo me tutto era meno che falsa...), ma lo spettacolo calamitava l'attenzione, a prescindere dall'età.
Certo, poi c'è chi, come questo giovane scudiero a destra, fa un po' confusione coi supereroi....
orchidee
chi non muore....
Mentre aprivo i baccelli, ho provato una grande gioia, una sensazione di ritorno alla terra, di ritrovato contatto con la natura e le cose vere. Lo so, sembro uno spot delle verdure in scatola, ma è così. Mi sono resa conto che era da tantissimo che non entravo in contatto con un cibo così naturale.