mercoledì 11 novembre 2009

Cade la pioggia, ma che fa


Mi dispiace dirlo, ma "Chist' nunn'è 'o paese do'o sole". Che brutta cosa.

Decisamente, a Middelfart (ma, dando una veloce occhiata alle previsioni del tempo, che tanto sono facili da capire, basta guardare le figure, posso dire che la situazione è più o meno la stessa in tutto il paese) manca il sole.

Sono arrivata qui il 27 ottobre, ossia due settimane fa, e in quindici giorni ho visto un raggio di sole ed uno sprazzo di cielo azzurro solo due volte, due mattine....
Naturalmente, all'inizio cercavo rimedi, come aprire l'ombrello, correre tra la macchina e il negozio, camminare sotto i cornicioni... e certamente non dovevo avere una faccia molto felice. Probabilmente, l'espressione era simile a quella che ha chi deve camminare su una cosa sgradevole.... alternata a spine e carboni bollenti.
Ad un certo punto, ho iniziato a guardarmi in giro. Neanche un ombrello, o comunque molto, molto rari. Nessuno che affrettasse il passo per evitare di bagnarsi.
Tutti, qui, camminano sotto la pioggia come se non ci fosse. I più prudenti hanno il cappuccio impermeabile tirato su, i più spavaldi camminano a testa nuda. Sereni come se ci fosse il sole.
La cosa ancora più strabiliante, per noi? Vedere, in giro per le strade, i gruppi-classe portati dalle insegnanti da qualche parte.... con la massima tranquillità, malgrado la pioggia. E anche i bambini non sono infagottati e strangolati da sciarpe, cappelli, ombrellini: hanno normalissimi giubbotti, certamente impermeabili, di quelli che le mamme italiane mettono ai loro frugoletti nel corso di quella che, secondo i calendari, è la mezza stagione.
Ma ve la immaginate, una cosa del genere in Italia? Con le mamme iperprotettive, che si preoccupano se al loro bimbo cade una goccia d'acqua in testa? Con le maestre stra-preoccupate delle reazioni isteriche dei genitori, che se vedono due nuvole in cielo annullano le uscite, anche quelle programmate da mesi?

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